Associazione culturale senza scopo di lucro nata nell’autunno del 2024 con l’obiettivo di far conoscere e divulgare il ricco e diversificato patrimonio artistico campano, nazionale e internazionale

Il nome PERLEARTI sottolinea l’intenzione di voler valorizzare le diverse forme artistiche
che rendono la vita di tutti più intensa e più bella

Sito in costruzione

Campi di intervento

Editoria: libri d’arte, cataloghi mostre,
riviste scientifiche

Organizzazione e gestione mostre,
esposizioni, eventi

Progettazione tecnologie
di fruizione e valorizzazione

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Novità editoriali e iniziative

30 marzo 2025

Monografia dedicata alla vita e alle opere del pittore abruzzese Teofilo Patini

30 aprile 2025

Archivio con più di mille opere del pittore Luigi Crisconio

30 aprile 2025

Prenota il volume dedicato a Crisconio. Puoi averlo con un enorme sconto

Proposte

Regolamento del premio alla migliore tesi di laurea magistrale o di dottorato di ricerca
“Gianmaria Lembo”

Art. 1 – Finalità
Il premio “Gianmaria Lembo” è istituito con l’obiettivo di valorizzare e premiare la migliore tesi di laurea magistrale o di dottorato di ricerca che si distingua per originalità, qualità della ricerca e contributo scientifico o professionale.

Art. 2 – Requisiti di partecipazione
Possono partecipare al premio i laureati che abbiano conseguito la laurea magistrale o di dottorato presso un’università italiana negli ultimi due anni accademici.
Le tesi ammissibili devono riguardare il seguente ambito disciplinare: ambito storico-artistico con contributi sulla valorizzazione del patrimonio culturale e del collezionismo partenopeo.
Possono partecipare al concorso tutti i laureati magistrali o dottori di ricerca, indipendentemente dalla nazionalità, purché i testi della tesi siano scritti in lingua italiana.

Art. 3 – Modalità di partecipazione

  • I candidati devono inviare la domanda di partecipazione entro e non oltre il 30 giugno 2025 all’indirizzo email [associazione@perlearti.it].
  • La candidatura deve includere (pena esclusione dal concorso) i seguenti documenti tutti rigorosamente in formato PDF:
    1. Abstract della tesi (max 2 pagine).
    2. Copia integrale della tesi di laurea.
    3. Certificato di laurea con indicazione del voto finale.
    4. Curriculum vitae del candidato.
    5. Lettera di presentazione del relatore (facoltativa).

Art. 4 – Criteri di valutazione

Le tesi saranno valutate da una commissione composta da docenti universitari ed esperti del settore sulla base dei seguenti criteri:

  • Originalità e innovazione della ricerca                       punti 40
  • Rilevanza scientifica                                                  punti 40
  • Qualità metodologica                                                 punti.10
  • Chiarezza espositiva e struttura del lavoro                 punti   5
  • Ampiezza della bibliografia                                       punti   5

Art. 5 – Premio

Il concorso prevede un unico premio assegnato alla tesi di laurea che avrà ottenuto il maggior punteggio.
Il premio consiste in un assegno del valore di 1.000 euro e nella pubblicazione della tesi in un volume edito dalla PERLEARTI E.T.S.
La commissione si riserva il diritto di assegnare menzioni speciali o di non assegnare il premio qualora non vi siano tesi ritenute meritevoli.

Art. 6 – Comunicazione dei risultati e premiazione
La cerimonia di premiazione avverrà in data 26 settembre 2025 in un’auala dell’Università di Napoli Federico II. La comunicazione della sede della premiazione sarà pubblicata nel sito www.perlearti.it almeno 15 giorni prima dell’evento. Il vincitore del premio sarà proclamato solo durante la cerimonia di premiazione.

Art. 7 – Diritti e utilizzo delle tesi
Gli autori mantengono tutti i diritti sulle proprie tesi. Tuttavia, i vincitori autorizzano l’organizzazione a pubblicare l’intero lavoro in una pubblicazione della PERLEARTI E.T.S. e un suo estratto nel sito www.perlearti.it.

Art. 8 – Accettazione del regolamento
La partecipazione al premio implica l’accettazione integrale del presente regolamento. Per qualsiasi controversia, farà fede la decisione insindacabile della commissione giudicatrice.

Studi di Scultura N. 6

Età moderna e contemporanea

a cura di Isabella Valente

Sesto numero della rivista «Studi di Scultura. Età moderna e contemporanea», fondata e diretta da Isabella Valente. Riconosciuta dall’ANVUR in classe A per l’area 10 – settore B1, «Studi di Scultura. Età moderna e contemporanea» è alla sua sesta uscita e ha inaugurato, per questo numero e per quello successivo, una sezione specifica dedicata al tema Scultura e Fotografia. In aggiunta ai saggi di carattere ordinario, concernenti la scultura italiana e internazionale dagli inizi del Quattrocento all’età contemporanea, il volume riunisce una dieci contributi monografici, ripartiti in quattro sezioni, che propongono di analizzare il complesso rapporto tra Scultura e Fotografia, a partire dall’indagine sulla fotografia come linguaggio artistico, come medium procedurale, tecnico o comunicativo per pittori, scultori, performer e installatori, fino agli studi sul mezzo fotografico inteso come strumento o modello di lavoro, oppure impiegato dagli artisti per mera documentazione, al fine di preservare la memoria delle opere e di costituire veri e propri archivi d’autore.

Particolare attenzione è riservata alla veste grafica, uno dei punti di forza della rivista, che mira a valorizzare appieno i corredi iconografici accuratamente selezionati secondo rigorosi criteri di qualità e definizione.

Anche il numero odierno, come i precedenti, è ricco e variegato, presentando importanti novità attributive e significative riscoperte: la sezione generale si apre con una riflessione sulle recenti mostre donatelliane in rapporto alla critica di lingua tedesca; prosegue con le novità provenienti dalla fototeca di Pèleo Bacci in merito a un perduto Crocifisso per la Basilica dell’Osservanza a Siena; presenta un gruppo di disegni per la prima volta messi in collegamento con i rilievi in stucco nell’atrio di Palazzo Sansevero a Napoli; e culmina con la ricostruzione di un esperimento di arte urbana a Milano, la mostra Una scultura nella strada del 1970-1972. Per la sezione tematica Scultura e Fotografia, i dieci contributi sono ripartiti in quattro sezioni: dalla Inter-azione. L’occhio della fotografia osserva il classico, con gli studi su Clarence Kennedy e Mimmo Jodice, cui è dedicato l’intero numero della rivista, alla riflessione sul mezzo fotografico nelle sue applicazione negli Spazi urbani e monumenti, con un affondo sulle visioni di Mario Gabinio e di Enrico Cattaneo; si passa poi alle indagini sui Procedimenti, linguaggi, materialità, a proposito della sculto-fotografia di François Willème e Giacomo Luzzati nella Napoli di secondo Ottocento, degli scultori-fotografi nelle rassegne milanesi dei primi anni Settanta e delle istallazioni ibride di Giulio Paolini. La quarta sezione, Archivi e collezioni: funzione didattica e modelli da lavoro, intende mettere a fuoco la funzione didattica della fotografia e la formazione delle collezioni e degli archivi fotografici, prendendo in esame i materiali inediti del Fondo Fotografico dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, della Fototeca e dell’Archivio storico dell’Accademia di Brera e della collezione di Diego Pettinelli. Chiudono questo ricco numero la recensione della mostra personale di Giuseppe Pirozzi, al Cellaio del Museo e Real Bosco di Capodimonte, e un focus dedicato a due inedite sculture di Filippo Antonio Cifariello.

LA SCUOLA DI POSILLIPO

La natura, il paesaggio e il plein air

a cura di Isabella Valente

A fronte di una lunga serie di opere bibliografiche, moltiplicatesi negli anni, un volume interamente dedicato alla Scuola di Posillipo è l’occasione per ammirare quadri che difficilmente sarà possibile ammirare in altre sedi. La Scuola di Posillipo è stata un lungo e fortunato episodio di pittura di paesaggio, innestatosi nel percorso del Grand Tour, il viaggio culturale che intellettuali e artisti europei compirono in Italia a partire dall’illuminismo e perdurato, con tutte le sue varianti e trasformazioni, per gran parte del secolo XIX.

Considerata una vera e propria scuola cosmopolita, avviata dall’olandese Anton Smink van Pitloo, la Scuola di Posillipo combaciò con la stagione romantica ottocentesca, aprendo le porte al rinnovamento del paesaggio verista che a Napoli raggiunse esiti altissimi.

Attraverso settantaquattro opere pittoriche di autori italiani ed europei, provenienti da raccolte private, il presente volume vuole proporsi come un percorso da compiere nel tempo e nello spazio, oggi trasformato e quasi irriconoscibile, se non per quell’atmosfera rimasta intatta, che ancora Napoli e la Campania sono in grado di offrire.

È, inoltre, possibile visionare un nucleo di dipinti che testimoniano l’evoluzione della pittura di paesaggio all’indomani dell’esperienza posillipina, documentando una ricerca e un’ansia di rinnovamento sempre fondati sull’osservazione del vero e di quella luce squisitamente meridionale che incantò artisti e intellettuali di ogni dove.

Siti di interesse storico artistico

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